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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

melanzane, maiale ed idee cinesi

Finalmente disponibili delle melanzane decenti, per pura fortuna in un momento in cui il clima è decisamente fresco. Ovviamente vado di forno, perché p enso quasi in automatico in versione "melanzana ripiena". Ho in frigo spezzatino di maiale , carne con cui in Cina si prepara una salsa per accompagnare melanzane saltate oppure le si farcisce per cuocerle poi intere. Sono indecisa tra le due versioni ma la voglia del tipeidino del forno ed il nome cinese della seconda ricetta,  yuan bao qie zi , che significa "lingotto d'oro", mi fanno propendere per la presentazione ripiena... In realtà i brido gli ingredienti delle due versioni e mi invento pure un sistema per simulare  nel forno  la cottura a vapore, che sarebbe quella tradizionale per le melanzane farcite. E succede questo... La ricetta non è perfetta: pur presentandosi bene il suo gusto manca in qualche modo di mordente. Sperimentare serve molto ad imparare! La rielaborerò meglio appena ricomin

piada homemade... tutto incluso!

In questi giorni di rete gastronomico-sportiva il Piadamundial ha distolto un po' l'attenzione da quello che secondo me è il tema centrale dell'MTC di giugno proposto da  Tiziana  de  L'ombelico di Venere :   la piadina . La sfida a tema calcistico ha favorito piacevolmente la reinterpretazione in chiave etnica di un cibo che, prettamente romagnolo, ha in realtà fratelli, cugini e parenti lontani un po' ovunque nel mondo, ma ci si è finiti per concentrare molto sulle farciture ed un po' meno sulla piada in sé, che come ogni prodotto della tradizione può accogliere infinite e sottilissime varianti su cui varrebbe la pena di soffermarsi. Nella stessa Romagna, come dice Tiziana, la piada "cambia di provincia in provincia, [...]  chi mette solo acqua, chi mette l'olio extravergine d'oliva, chi usa meno strutto, chi di più, chi solo il bicarbonato, ma come tutte le ricette di questo tipo, quella vera con le vere e precise dosi ormai è impossibile da

patate dolci e una vita esperanto

Arianna gioca a pallacanestro, bene, da sempre. Da ragazzina ha evitato la carriera agonistica ma crescendo ha fatto comunque dello sport il suo lavoro, oltre che la sua passione. Così ora insegna alle bimbe del minibasket della squadra cittadina e, grazie alla sua laurea in lingue, partecipa agli eventi internazionali da dietro le quinte come supporto operativo. Daniel è un cestista portoricano, capitano della propria squadra e titolare in Nazionale. Durante un trasferimento aereo per incontrare un team europeo la squadra di Daniel fa uno scalo in Italia con sosta di 24 ore. L'allenatore decide per una sessione di allenamento al locale Palazzetto dello Sport e ad Arianna, che abita proprio lì a pochi passi, viene chiesto di fare gli onori di casa. Arianna entra in confidenza con i giocatori, che ne apprezzano la preparazione tecnica e la simpatia. Finisce che la invitano in Portorico. Approfittando di un problema alla caviglia che le interrompe gli allenamenti del minibasket,

omaggio al Brasile: spuma di frutta con cacao e spezie

Il tourbillon di nuovi protagonisti del Piadamundial   è terminato, ora le squadre scendono in campo con formazioni conosciute e la tensione piadinara può allentarsi un pochino.  Mentre tutto riposa in cucina, in attesa che maturi la piada definitiva, e merge la necessità di staccare un momento dal tormentone piade con gesto netto, anche se mi spiace  abbandonare del tutto il pensiero del Brasile...  G uardo gli ingredienti di cui mi sono circondata nei giorni per raccontare le cucine di Ghana e Costa d'Avorio.  In effetti la gastronomia brasiliana si è sviluppata dal mix delle abitudini dei nativi (frutta fresca e secca, oltre a manioca e tuberi vari) con quelle importate dagli schiavi africani (tra cui spiccano cocco e spezie) e quella dei coloni  portoghesi (zucchero e latte, oltre a sale, miele, uova e molto altro).  Molti dei frutti,  dei tuberi e degli aromi che si coltivano nell'Africa Occidentale, sia per questioni climatiche che storiche, sono gli stessi dell'

Piadamundial MTC per il Ghana: "crescioni" speziati con corned beef e verdure colorate

Non so come chiamare la piada dedicata al Ghana richiesta dal Piadamundial   dell'MTC semplicemente perché... in quel Paese si parlano 47 lingue diverse! La mia piada, anzi, il mio crescione ghanese (o ghaniano o ghaneano, perchè anche su questo ci si deve mettere ancora d'accordo) si vorrebbe ispirare ad un panzerotto ripieno locale, che chiameremo meat pie  un po' perché l'inglese è la lingua ufficiale del Ghana, un po' perché così viene chiamata in ogni regione una mezzaluna di pasta farcita di qualsiasi cosa. Raramente di carne fresca, che è un alimento poco diffuso... L'involucro di questi "crescioni" cotti al forno è ciò che ha attirato la mia attenzione: trattasi infatti di un impasto straordinariamente simile a quello della piada/crescione: farina, burro o margarina, latte, spezie ed un pizzico di lievito. Va steso in cerchi sottili, farcito e chiuso proprio come un crescione, con i rebbi della forchetta! Così, nonostante la cucina ghanes

piadamundial MTC per la Costa d'Avorio: melanzane, sardine e pomodoro piccante

Credo che accompagnare ogni Paese che partecipa ai campionati mondiali di calcio con una piada che si ispiri alla specifica tradizione gastronomica sia un'interessantissima scusa per saperne di più sulle tradizioni, sui gusti e sulle abitudini di persone che non incontriamo tutti i giorni... In Costa d'Avorio, ad esempio, non ci sono piadine. E nemmeno pani tipici, ne' piatti ne' lievitati. I principali alimenti utilizzati nella cucina casalinga si servono accompagnati da tuberi (igname e manioca) lessati o ridotti in una specie di couscous, oppure con riso o miglio.  Gli stessi piatti sono proposti anche nei  maquis , i tipici ristorantini all'aperto, e nei  garbat , i pub a buon mercato, con la differenza che in casa si mangia con le mani da un piatto comune mentre nei locali il cibo è servito in porzioni individuali e si utilizzano spesso le posate.  Gli ingredienti più comuni della cucina casalinga sono pollo e faraona, tonnetto e sardine, gamberi e lumach

wok di totani e peperoni con noodle trasparenti

Spaghettini che ci sono ma quasi nemmeno si vedono, totani freschissimi e la dolcezza di un peperone. Non serve altro per questa piccola ricetta veloce. Fa caldo per cucinare, ho un tempo di intervallo brevissimo ma voglio coccolarmi con qualcosa di buono. Nasce un piatto facile, colorato e profumato, ottimo anche a temperatura ambiente, come insalata, magari con l'aggiunta di un po' di lattuga... Ora scappo, che i prossimi giorni sono fitti di novità sul blog e fuori. Spero la maggior parte positive. tengo le dita incrociate... Wok di totani e peperoni con noodle trasparenti ingredienti per 2 persone: 700 g di totani  1 piccolo peperone giallo da circa 200 g 150 g di noodle di soia (qui tagliolini) 1 cipollotto di tropea 1 spicchio di aglio 1 cubetto di zenzero da 1,5 cm 2 cucchiai di salsa di soia 1 cucchiaio di mirin (o sakè + poco zucchero) 1 cucchiaio di coriandolo tritato 1 cucchiaio di olio di archidi 1 cucchiaino di olio di sesamo 1 pizzico di pe

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!